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Napoli: Stadio San Paolo, soluzioni per l’adeguamento antincendio

Piola Gianmaria_Stadio_SanPaolo
8 settembre 2014
fonte:Rivista Antincendio

Sulla rivista Antincendio l’ing. Gianmaria Piola, amministratore delegato della Piola Engineering srl, analizza le soluzioni di sicurezza antincendio nei grandi impianti sportivi.

Nell’articolo “Stadio San Paolo di Napoli: come adeguare un grande impianto sportivo”, pubblicato sulla rivista Antincendio 7/2014 (vedi il sommario della rivista) si evidenziano quelle che sono le principali criticità nella messa in sicurezza di un impianto sportivo, edifici spesso posti all’interno dei centri urbani: ciò oltre a comportare intasamento e smog, determina situazioni di scarsa sicurezza per gli spettatori e per gli operatori che svolgono le normali attività.

La ristrutturazione dovuta all’adeguamento di un impianto può anche determinare un massiccio ritorno di spettatori, come ad esempio accade al Bernabeu di Madrid o all’Allianz di Monaco, ove la presenza è quasi costantemente al 90-100%, nonostante l’esistenza di un’offerta televisiva di qualità. Il risultato che si ottiene da un corretto adeguamento alle misure di prevenzione incendi ed alle normative ad esse legate è quindi duplice: rispetto legislativo e qualità dal punto di vista sociale per i fruitori dell’impianto stesso.

L’articolo illustra le misure di adeguamento antincendio dello stadio “San Paolo” di Napoli a partire dall’area riservata esterna dei parcheggi e del settore ospiti: si parla però anche di Perimetrazione e varchi di accesso all’area di massima sicurezza, gli spazi riservati all’attività sportiva (con attenzione alla separazione tra pubblico e terreno di gioco. Nell’articolo si parla anche delle problematiche legate al deflusso degli spettatori, si prendono in considerazione aperture di sicurezza e varchi, spogliatoi e depositi, senza dimenticare le caratteristiche degli impianti elettrici, di prevenzione incendi e di videosorveglianza.

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Nuova regola tecnica per la prevenzione incendi degli asili nido

Sulla Gazzetta ufficiale n.174 del 29 luglio 2014 è stato pubblicato il Decreto ministeriale 16 luglio 2014 con allegata la regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio degli asili nido e che entrerà in vigore il 29 agosto p.v. (e che disciplina una delle attività contemplate al punto 67 del DPR 151/2011).

In base alle definizioni riportate nella prima parte del provvedimento, per asilo si intende una “struttura educativa destinata ai bambini di età compresa tra i 3 mesi e i 3 anni” e il provvedimento si applica sia agli asili nido di nuova realizzazione con più di 30 persone presenti (intendendo bambini/neonati + personale in servizio), sia agli asili nido esistenti con oltre 30 persone nel caso di interventi di ristrutturazione (anche parziale) e ampliamenti successivi alla data di pubblicazione del decreto. [1]

Il Titolo III del decreto contiene inoltre le regole per l’adeguamento degli asili nido esistenti con oltre 30 persone; adeguamento che deve essere fatto secondo le indicazioni e le scadenze temporali di cui all’articolo 6 del decreto, salvo alcuni casi elencati.

Le scadenze temporali di adeguamento degli asili nido esistenti, di cui al predetto articolo 6, consistono nel termine del 7 ottobre 2014 per alcuni punti del Titolo III (tra cui le strutture di separazione e le scale), nel

termine del 7 ottobre 2016 per altri punti (tra cui la reazione al fuoco dei prodotti da costruzione, l’impianto idrico antincendio e gli impianti di rivelazione, segnalazione e allarme), ed entro il 7 ottobre 2019 per tutti i restanti punti.

In merito agli asili nidi con meno di 30 persone presenti, il titolo IV del decreto specifica che devono essere rispettati i criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro di cui al decreto interministeriale previsto dal Testo unico di Sicurezza all’art. 46 comma 3) commisurando la valutazione del rischio alle diverse attività lavorative presenti nell’edificio.

Estratto dal Decreto-Asili di interesse specifico:

CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE

3.1. Resistenza al fuoco

  1. Il carico d’incendio specifico dell’attività non dovrà superare 300 MJ/m²; sono ammesse eventuali aree a rischio specifico con carico di incendio ≤ 450 MJ/m².
  2. Le strutture portanti e gli elementi di compartimentazione dell’asilo nido, ivi compresi quelli di eventuali piani interrati, devono garantire rispettivamente requisiti di resistenza al fuoco R e REI/EI non inferiori a:

– 45 per edifici con altezza antincendi inferiore a 12 m;- 60 per edifici con altezza antincendi compresa tra 12 m e 32 m;

– 90 per edifici con altezza antincendi oltre i 32 m.

  1. Le strutture portanti e gli elementi di compartimentazione degli asili nido ubicati in edifici monopiano, di tipo isolato, devono garantire i requisiti di resistenza al fuoco R e REI/EI non inferiori a 30.

3.2. Compartimentazione

  1. L’attività, se sviluppata su più di un piano fuori terra, deve essere suddivisa in compartimenti antincendio di superficie singola non superiore a 1000 m². Nel caso di asili nido inseriti in edifici di tipo misto i compartimenti antincendio non dovranno eccedere 600 m².

3.3. Reazione al fuoco

  1. I prodotti da costruzione, rispondenti al sistema di classificazione europeo di cui al decreto del Ministro dell’interno del 10 marzo 2005 e successive modificazioni, devono essere installati in conformità a quanto stabilito dal decreto del Ministro dell’interno del 15 marzo 2005, seguendo le prescrizioni e le limitazioni indicate nelle successive tabelle. [3]L’installazione dei prodotti deve avvenire secondo quanto stabilito dal Decreto 15 marzo 2005 che prevede una installazione “in vista” e una installazione con “protezione da realizzare in situ”. Si ritiene che il rimando al DM 15 marzo 2005, ufficialmente esplicitato nel “Decreto-asili” sia di fondamentale importanza per una corretta interpretazione delle classe consentite nei vari ambienti.A differenza del DM 15 marzo 2005, il “Decreto-asili” ripropone il tradizionale approccio della prevenzione incendi dividendo le superfici degli ambienti in 50% con classi più severe e il restante 50% con altre classi.

La tabella proposta di seguita è relativa ai soli prodotti isolanti e integra i due decreti citati per facilitarne la mutua interpretazione per una corretta applicazione, riprendendo l’approccio così schematizzato:

– il comportamento al fuoco dei materiali di cui alle tabelle 1,2,3,4 del “Decreto-asili” sono riferite agli ambienti interni e non alle facciate esterne. [4]

– Le classi di reazione al fuoco sono considerate essere riferite al comportamento al fuoco del prodotto “in vista” in quanto al punto3.3 del “Decreto-asili” viene fatto esplicito riferimento al DM 15 marzo 2005 per la relativa installazione.

-In merito alla resistenza al fuoco si evidenzia che i sistemi costruttivi SAAD soddisfano i requisiti prescritti al punto 3.1, requisiti di R e REI/EI differenziati in base all’altezza dell’edificio (12m,32m e superiore).

Si sottolinea che per edifici monopiano, di tipo isolato, le strutture portanti e gli elementi di compartimentazione devono garantire i requisiti di resistenza al fuoco R e REI/EI non inferiori a 30. Tutti i sistemi costruttivi SAAD rispondono a quanto richiesto.

Il nuovo “Decreto-asili” appena pubblicato propone sostanzialmente quanto prescritto nel decreto DM 15 marzo 2005 secondo i quali l’EPS per le vie di esodo:

1) per il 50% di superficie non potrà essere impiegato essendo richiesta una classe A1,

2) massimo nel 50% della superficie potrà essere utilizzato solo se verrà dichiarata una classe Bs2d0 del prodotto “come posto sul mercato”,

3) nel caso in cui ci fosse la presenza di un rivestimento protettivo realizzato in opera, l’EPS dovrà dichiarare una reazione al fuoco Ds2d1 che può essere raggiunta come dimostrato dal progetto AIPE “Classe B”,

Per le aree con/senza bambini:

4) potrà essere utilizzato solo se verrà dichiarata una classe Bs2d0 del prodotto “come posto sul mercato”,

5) nel caso in cui ci fosse la presenza di un rivestimento protettivo realizzato in opera con classe di resistenza al fuoco EI 30, è possibile impiegare l’EPS di classe E.

IMPIANTI ELETTRICI

  1. Gli impianti elettrici devono essere realizzati a regola d’arte e nel rispetto delle specifiche disposizioni di prevenzione incendi in vigore.
  2. Ai fini della prevenzione degli incendi, devono avere le seguenti caratteristiche:

– non costituire causa di innesco di incendio o di esplosione;

– non costituire causa di propagazione degli incendi;

– non costituire pericolo per gli occupanti a causa della produzione di fumi e gas tossici in caso di incendio;

– garantire l’indipendenza elettrica e la continuità

 

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Certificazione Energetica

 

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Che cos’è la certificazione energetica

Il certificato energetico (ACE o APE) è un attestato – redatto da un tecnico abilitato tramite un sopraluogo all’immobile – che consente di avere tutte le informazioni su come è stato costruito un edificio sotto il profilo dell’isolamento termico e del consumo energetico.

L’attestato di certificazione energetica deve essere

redatto nel rispetto delle specifiche norme attuative regionali

redatto da un Soggetto Certificatore (tecnico abilitato da un ente competente estraneo alla proprietà, alla progettazione o alla realizzazione dell’immobile)

registrato nel catasto energetico

timbrato per accettazione dal Comune di competenza

Perché hai bisogno della certificazione energetica?

A partire dal 2013 è obbligatorio, per legge, fornire la certificazione energetica della propria casa

  1. per i contratti di locazione (affitto)
  2. per i contratti di compravendita
  3. per le donazioni e altri trasferimenti a titolo gratuito (legge 3 agosto 2013, n.90)
  4. al momento della pubblicazione dell’annuncio di vendita e di affitto

L’Attestato di Prestazione Energetica nei contratti di locazione e compravendita

Con il decreto legge 145 art. 1 comma 7 del 23/12/2013, i contratti di compravendita immobiliare e di locazione devono avere una apposita clausola con la quale l’acquirente o l’affittuario dichiarano di aver ricevuto le informazioni e la documentazione, comprensiva dell’attestato, in merito all’attestazione della Prestazione Energetica.Copia dell’Attestato di Prestazione Energetica deve essere allegato al contratto, tranne per le locazioni di singole unità immobiliari. L’obbligo permane per la locazione di interi edifici.

 

Marco Casini  – Professore di Certificazione Ambientale, Sapienza Università di Roma

Corso Roma 29-30 Settembre

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I Procedimenti di Stima

I PROCEDIMENTI DI STIMA secondo gli IVS (International Valuations Standard) e il Codice delle valutazioni immobiliari (IV ed.), 2011 (Tecnoborsa) sono costituiti dai seguenti medodi:

  1. Market approach (MC), o Metodo del confronto di mercato (Market comparison approach
  2. Income capitalization approach, o Metodo finanziario (Income approach)
  3. Cost approach o Metodo del costo (di riproduzione deprezzato)

MARKET APPROACH (MCA) O METODO DEL CONFRONTO DI MERCATO

il Market approach (MA) è il procedimento di stima immobiliare più noto e diffuso nel mondo;

 

il MCA è un procedimento di stima del prezzo di mercato degli immobili, attraverso il confronto tra l’immobile oggetto di stima ed un insieme di immobili di confronto simili, contrattati di recente e di prezzo noto;

il MCA si fonda sull’assunto elementare per il quale il mercato stabilirà il prezzo dell’immobile da stimare allo stesso modo dei prezzi già fissati per gli immobili di confronto.

 

Il MCA è una procedura di comparazione sistematica applicata alla stima degli immobili, che prende come termine di paragone le loro caratteristiche tecnico-economiche (superfici principale e secondarie, stato di manutenzione, impianti tecnologici, ecc.).

Il MCA si basa dunque sulla rilevazione dei dati immobiliari (prezzi di mercato e caratteristiche degli immobili ricadenti nello stesso segmento di mercato degli immobili da valutare).
da corso  Prof. Giampiero Bambagioni-Roma

 

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L’esperto in valutazioni immobiliari (expert in property valuation) che cosa è

FIGURA CAMPO DI APPLICAZIONE DESCRIZIONE DEL TIPO DI ATTIVITA’ E RELATIVI COMPITI

 L’esperto in valutazioni immobiliari (expert in property valuation) che cosa è :

E’ una figura professionale che richiede competenze adeguate per applicare i metodi di valutazione definiti

dagli International Valuation Standards (IVS),
dagli European Valuation Standards (EVS) e ripresi ed adeguati alla realtà italiana
dal Codice delle Valutazioni Immobiliari di Tecnoborsa.

In conformità agli Standard è prescritto che per l’effettuazione delle valutazioni immobiliari sia necessario l’esercizio di abilità e di giudizio. Risulta quindi evidente che sia efficacemente garantita la necessità che le valutazioni immobiliari siano effettuate da un valutatore avente adeguata capacità tecnica, l’esperienza e la conoscenza relative al tema della valutazione, al mercato in cui si commercializza e allo scopo della valutazione.

Il livello di conoscenza degli argomenti deve essere tale da garantire che il valutatore operi con la necessaria capacità nello svolgimento, sia delle attività di:

  • audit/due diligence – finalizzate alla verifica della regolarità urbanistica e catastale –
  • sia delle operazioni relative all’attività estimativa vera e propria e consistenti nell’applicazione dei Metodi di Stima in conformità agli standard di valutazione e al codice di condotta del valutatore.
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Corso di alta formazione teorico-pratica Valutazione Immobiliare e Certificazione Ambientale

29- 30 Settembre- Roma – Corso è rivolto in particolare a tutti i tecnici che intendono acquisire la certificazione Valutatori Immobiliari ai sensi della Norma UNI CEI EN ISO/IEC 17024:2012 per i procedimenti di stima costituiti dal Metodo del confronto di mercato, del Costo e Finanziario.
procedimenti di stima costituiti da:
1. Metodo del confronto di mercato o Market Comparison Approach ovvero una valutazione comparativa basata sul valore di mercato di immobili simili. La validità del MCA in dottrina e nella pratica consente, mediante il riscontro con i dati di fatto, la dimostrazione del risultato della stima
2. Metodo finanziario o Income Approach, basato sulla capitalizzazione del reddito dell’ immobile, in rapporto a un reddito locativo reale o presunto del medesimo.
3. Metodo del costo o Cost Approach finalizzato a determinare il valore di un immobile attraverso la somma del valore del suolo e del costo di ricostruzione dell’edificio, eventualmente deprezzato.

 

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Market Comparison Approach  (MCA) -Il campione dei Dati Immobiliari

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Prof   Stefano Giangrandi

 

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Segmento di Mercato

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Il Dato Immobiliare

 

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China Workshop: Urbanizzazione Sostenibile EIRE – Milano

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Organizzato da: Organizzato da CAMERA DI COMMERCIO CINESE, FONDAZIONE ITALIA CINA e l’AMBASCIATA D’ITALIA IN CINA, in collaborazione con EIRE 26 Giugno 2014 -Milano

L’iniziativa, realizzata in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Pechino nell’ambito della promozione dei “Pacchetti per la Collaborazione Sino-Italiana” e resa possibile grazie alla collaborazione con EIRE e GE.FI., ha come obiettivo quello di informare gli operatori italiani sulle opportunità di business nel mercato cinese e di convogliare proposte e progetti delle aziende del settore dell’urbanizzazione sostenibile attraverso un Call for Projects verso l’Ambasciata d’Italia in Cina

L’evento si articola in un primo momento informativo e formativo ed in un secondo momento di assistenza alle imprese, il Business Incubator, dedicato alla finalizzazione dei progetti di business rivolti alla Cina, che saranno successivamente presentati all’Ambasciata d’Italia in Cina.
Interventi di:
MassimoBagnasco – Managing Director Progetto CMR (Beijing) Architectural Design Consultants Co., Ltd; Chairman Construction Working group – European Union Chamber of Commerce in China – Coordinatore pacchetto sino italiano
Fortunato Zaffaroni -Italcementi, Direttore Global Sales & Marketing Department
Roberto Ferraro -Giacomini Asia Pacific, General Manager
Luca Bastagli Ferrari -Arcoretail, Amministratore Delegato

Arch Massimo Bagnasco

Arch Massimo Bagnasco

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JIHUA PARK –  Arch Luca Bastagli Ferrari

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HARBIN 2013 ( > 1000 PM10 ) Arch Luca Bastagli Ferrari

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JIHUA PARK –  Localizzazioni  Interventi -Arch Luca Bastagli Ferrari

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JIHUA PARK – Arch Luca Bastagli Ferrari

 

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Real Estate: si apre EIRE per la fiera immobiliare 24 -26 Giugno Milano

 

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EIRE, a FieraMilanoCity dal 24 al 26 giugno, è l’evento che riunisce gli operatori che sviluppano e investono su progetti, immobili e aree, le imprese di costruzione, gli intermediari immobiliari, le professionalità della progettazione urbanistica, architettonica e ingegneristica, il mondo della consulenza legale, dello sviluppo e della commercializzazione, gli utilizzatori finali e i gestori dei patrimoni. EIRE – Expo Italia Real Estate, che arriva alla decima edizione, rappresenta un momento di condivisione tra tutti gli attori della filiera immobiliare per indicare uno scenario nuovo e rimettere in moto un mercato decisivo per il futuro del nostro Paese

 

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Inaugurato Ex Asilo Cogolo

 

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Il 22 marzo 2014 è stato inaugurato l’ex Asilo Cogolo che ospiterà il centro servizi distrettuali di Zugliano. Questo intervento è stato  realizzato nell’ex asilo Assunta Cogolo. La ristrutturazione  è  stata completata nell’arco di due anni ed il Sindaco Nicola Turello ha esposto i servizi che saranno offerti alla comunità .

Direttore Generale ASL

Direttore Generale ASL

 

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Assessore Sanità

Assessore Sanità

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